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La cucina pugliese è capace di stregare il visitatore in un percorso sensoriale fatto di contrasti, dai vini robusti e dal gusto fruttato all’aroma incofondibile dell’olio d’oliva. La maestria di fornai, casari, agricoltori trasforma i frutti della terra in prodotti semplici e, proprio per questo, ricchi di sapore e profumo.
Impossibile non provare il pane di Altamura, famosissimo per il gusto ed il colore inconfondibile, quello giallo del grano da cui proviene. L’Aleatico, il Primitivo di Manduria e il Negroamaro sono punte di eccellenza di una produzione vinicola qualificata e conosciuta in tutto il mondo.
5 oli dop ricavati dagli imponenti olivi secolari di questa terra, esaltano i
sapori della cucina tipica regionale.
Pane e
pasta:
Pane di Altamura DOP Il pane di Altamura si ottiene dall’impasto di semola di grano duro rimacinata delle varietà appulo, arcangelo, duilio e simeto. Le sue origini sono antiche e legate al mondo e alle tradizioni contadine della zona. Il metodo di lavorazione e gli ingredienti sono ancora quelli utilizzati in passato.
Il pane di Altamura era particolarmente
apprezzato per la sua capacità di
resistere morbido, fragrante e gustoso
per giorni e giorni, peculiarità che,
unita alle componenti nutrizionali, ne
faceva in passato l’alimento principe
delle tavole degli agricoltori della
zona.
L'Orecchietta
Le Orecchiette sono uno dei più rappresentativi prodotti tipici pugliesi. Dalla forma simile ad un orecchio, la loro dimensione è di circa 3/4 di un dito pollice, e si presentano come una piccola cupola di colore bianco, con il centro più sottile del bordo e con la superficie ruvida. Ne esiste anche una versione realizzata senza la forma di cupola, meglio conosciuta come "Strascinate". La ricetta classica con le orecchiette (fatte con la farina di grano duro di Puglia) le abbina alle cime di rapa, ma possono essere condite in altri modi.
Formaggi:
La Burrata
La burrata è un formaggio a pasta filata, simile alla mozzarella ma dalla consistenza molto più morbida e filamentosa, prodotto nella Murgia e in varie zone della Puglia.
Si presenta come una sfera di diametro compreso tra i 7 e i 10 centimetri, con una superficie liscia di colore bianco lucente; il suo sapore è dolce e burroso.
La burrata viene lavorata a mano con una farcitura di panna e pezzi di pasta filata ed è contenuta in un involucro ("sacchetto") anch'esso formato da pasta filata.
Il Canestrato Pugliese Dop
Il "Canestrato Pugliese" è un formaggio tipico a pasta dura semicotta, prodotto da latte di pecore allevate sulla parte Nord-Occidentale della Murgia. Le sue caratteristiche organolettiche sono correlate al tipo di alimentazione del bestiame, la cui dieta è costituita prevalentemente dalle essenze vegetali tipiche degli altopiani della Murgia.
Caciocavallo Silano Dop
Il «Caciocavallo silano» è un formaggio semiduro a pasta filata prodotto esclusivamente con latte di vacca. Prodotto nel rispetto del disciplinare di produzione (Provvedimento 29 luglio 2003 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali).
La forma è ovale o tronco-conica con testina o senza. Il peso di ogni forma è compreso tra 1 kg e 2,500 kg. La crosta è sottile, liscia, di marcato colore paglierino. Le forme possono essere trattate in superficie con sostanze trasparenti, prive di coloranti. La pasta è omogenea compatta con lievissima occhiatura, di colore bianco o giallo paglierino più carico all'esterno e meno carico all'interno. Il sapore è aromatico, piacevole, fusibile in bocca, normalmente delicato e tendenzialmente dolce quando il formaggio è giovane, fino a divenire piccante a maturazione avanzata.
Il contenuto di grasso della sostanza secca non è inferiore al 38%.
All'atto della sua immissione al consumo ogni forma reca impresso termicamente il contrassegno identificativo del "Caciocavallo silano".
Oli:
L'Olio Extravergine d'oliva DOP
(Denominazione Origine
protetta)
Questi sono i luoghi in cui viene prodotto uno degli olii d'oliva più rinomati d'Italia, profumato e dal sapore intenso, per lo più estratto dalla varietà di frutto più diffusa e pregiata, l'oliva "coratina". Le distese di oliveti, simbolo stesso della Puglia nel mondo, qui sono veramente a perdita d'occhio. L'economia dell'olio rappresenta per quest'area un fatto importantissimo, e comprende la coltivazione e la lavorazione, l'imbottigliamento dell'olio e la sua distribuzione sul territorio nazionale e internazionale.
Dauno Gargano
(Denominazione Origine
protetta)
Olio dal fruttato tenue di oliva con profumi di pomodoro e dal gusto dolce con buona persistenza aromatica.
Dauno sub Appennino e basso Tavoliere
Olio dal fruttato netto di oliva con profumi di carciofo e buona fragranza aromatica, dal gusto dolce con lieve fondo amarognolo.
Castel del Monte
Olio dal fruttato deciso e intenso di oliva con profumi netti di carciofo e mandorla, con gusto lievemente piccante e un poco amarognolo con ottimo floreale. Lieve il pizzicore nel retrogusto per la sua bassa acidità; è molto apprezzato dagli intenditori.
Bitonto
olio dal fruttato netto di oliva con profumo di mandorla, dal gusto dolce, molto armonico e equilibrato.
Vini pugliesi
DOC Castel del Monte
Il DOC Castel del Monte è il vino pugliese che presenta il maggior numero di preparazioni, ben 9, che utilizzano uve di molti diversi vitigni. Tutti, però, coltivati nell’intero territorio del comune di Minervino Murge ed in parte del territorio dei comuni di Andria, Corato, Trani, Ruvo, Terlizzi, Bitonto, Palo del Colle, Toritto e Binetto. Queste le preparazioni ammesse dal disciplinare: la loro composizione: "bianco", "rosso", "rosato", "Chardonnay", "Sauvignon", "Pinot bianco", "bianco da Pinot nero", "Pinot nero" e "Aglianico” rosso e rosato.
DOC Moscato di Trani
E' un vino dolce molto conosciuto indicato per accompagnare i dolci tipici della regione, soprattutto la pasticceria secca di mandorle, o da bere insieme a della macedonie di frutta. Si ottiene da uve, lasciate maturare fino a quasi l'appassimento, provenienti dal vitigno Moscato bianco (qui in Puglia si usa spesso chiamarlo Moscato di Trani
o Moscato reale) in una percentuale che
non può essere inferiore all'85%.
Rosso Barletta DOC
Il riconoscimento risale al 1977. Questo vino può essere prodotto solo da uve coltivate nell’intero territorio comunale di Barletta, Trinitapoli e S. Ferdinando e in parte dei territori di Andria e Trani. Il vitigno a cui si ricorre è quello dell’Uva di Troia. Possono partecipare alla sua composizione anche uve dei vitigni Montepulciano, Sangiovese e Malbek che, da soli o congiuntamente, non devono apportare più del 30% del totale delle uve impiegate.
Rosso Canosa DOC
Si tratta di un vino commercializzatao in un unica preparazione, naturalmente “rosso”. Deriva, per almeno il 65%, da uve di vitigno “Uva di Troia” coltivato esclusivamente nel territorio di Canosa. Il Rosso Canosa può fregiarsi anche della dicitura “Riserva” se viene sottoposto ad un periodo di invecchiamento minimo di due anni, di cui uno trascorso in botti di legno, ed abbia una gradazione alcolica minima di 13 gradi.
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